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CHI SIAMO

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Terrægusto è una realtà nuova, avviata grazie all’intraprendenza di due ragazzi che scelgono quotidianamente di fare agricoltura di montagna di qualità, rispettando i cicli naturali dettati da madre natura.

I prodotti provengono dalla tradizione territoriale, i semi sono quelli antichi, tramandati di generazione in generazione.

“Per noi coltivare significa imparare ad amare la natura e la sua sistemicità per la sua grande capacità di offrirci prodotti e sapori autentici.”

FirmaTeresa

TERESA MARADEI
Fondatrice Terrægusto

POVERELLO BIANCO

Il fagiolo poverello bianco è un ecotipo locale di Phaseolus vulgaris

Viene coltivato da millenni nell’area occidentale della Calabria, nell’area montana ed irrigua dei comuni di Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello ed Aieta dove sorge il Parco Nazionale del Pollino, e viene chiamato in dialetto locale “Fasulu povireddru iangu”.

Il Fagiolo Poverello Bianco è un ecotipo locale che si caratterizza per il seme di forma ovale, privo di screziature e bassa percentuale di tegumento. Ha un elevato contenuto proteico, mediamente pari a circa 26%, e alti valori di proteine solforate. La coltivazione di questo fagiolo ha anche un grande valore ambientale per il tipo di radice a fittone che, penetrando in profondità, mantiene una buona struttura del terreno preservandolo dall’erosione. Le radici, inoltre, sviluppano dei tubercoli che sono in grado di fornire una discreta dotazione di azoto nel terreno.

Le tecniche di coltivazione e di raccolta sono rimaste invariate e vengono eseguite manualmente, escludendo qualsiasi tipo di prodotto chimico di sintesi e senza l’utilizzo di macchine agricole. I semi sono quelli antichi, tramandati orgogliosamente di generazione in generazione, come un corredo matrimoniale. Questo permette di portare sulla tavola prodotti genuini e che posseggono i sapori di una volta.

Con il fagiolo poverello bianco si possono realizzare diversi piatti, quali gustose puree e minestroni. Inoltre, può essere abbinato alla pasta ed impiegato nelle insalate. Questo legume assume un gusto particolarmente sublime soprattutto se cotto sul focolare nella pignata di creta, proprio come solevano fare i contadini . Le principali caratteristiche di questo legume sono il sapore particolarmente delicato e la facilità della cottura.

Secondo alcune testimonianze, il fagiolo poverello bianco veniva coltivato nei secoli passati su una superficie di 1000 Ha ed ha sfamato diverse generazioni di contadini che a quei tempi non potevano permettersi la carne, tant’è che veniva denominato la carne dei poveri. Addirittura, durante il Regno di Napoli questo legume era quotato nella borsa agricola della città. Il fagiolo poverello bianco presenta una notevole resistenza genetica alle principali malattie fungine del fagiolo, nonché una notevole resistenza agli attacchi di ragnetto rosso.

IL TERRITORIO

Il Parco Nazionale del Pollino comprende ampie zone di largo interesse paesaggistico. Con il tempo la natura ha forgiato le rocce dolomitiche e calcaree creando spettacolari paesaggi. Tra dirupi, gole profonde, grotte carsiche, depositi morenici ed ampi pascoli verdi, quest’area è uno dei luoghi più belli e suggestivi del nostro Paese. Molti sono anche i corsi d’acqua ed i fiumi che attraversano il parco e che, scavando le vallate, hanno contribuito a creare panorami meravigliosi.

I comuni di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo, contenuti all’interno del Parco, hanno deciso di istituire una Denominazione Comunale (De.Co.) unica per questo tipo di legume, uno dei pochi casi di riconoscimenti gestiti da un’associazione di paesi limitrofi.

COSA TI OFFRIAMO

Perchè sceglierci

Stagionalità

Rispettiamo la stagionalità delle coltivazioni, legate ai saperi locali che i nostri contadini ci raccontano e che volgiamo tramandare a chi come noi si impegna a lavorare secondo questi principi.

Varietà

La diversità di quota (dai 500m a 1100m slm) ci consente e garantisce di poter coltivare in asciutta e in irriguo e di seminare varietà che prediligono differenti microclimi.

Qualità

I processi produttivi, dalla coltivazione al confezionamento e trasformazione, sono garantiti da standard qualitativi che permettono di ripercorrere tutti i passaggi e che rispettano i protocolli HACCP.

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